27 mag 2016

Buddismo in 4 parole

Buddha si decise finalmente a divulgare la sua dottrina, cioè il proprio training personale. E lo fece al Parco delle Gazzelle, nel suo celebre Sermone di Benares. La teoria delle «quattro nobili verità» è il fondamento del discorso. Si tratta delle seguenti: 1. la vita è piena di dolore; 2. la sete di esistere è l’origine del dolore; 3. la sete di esistere può essere soppressa; 4. esiste un cammino, in varie fasi, che permette di estinguere la sete. Buddha non è pessimista: egli ammette che l’esistenza è caratterizzata dal dolore, ma proclama, nel contempo, la possibilità di estinguerlo. Formula così una diagnosi della malattia, imputandone le cause ai desideri e alle passioni, per poi prescriverne la terapia, vale a dire l’etica, opportuna. Colui che si attacca all’esistenza, è vittima della sofferenza. Egli invece si dovrebbe rendere conto della costante transitorietà delle cose, per cui niente sussiste in eterno. È una trasformazione della mentalità, l’adozione di una nuova consapevolezza che dovremmo coltivare, se vogliamo accogliere i suggerimenti di Buddha." (da "La filosofia indiana (eNewton Il Sapere)" di Leonardo Vittorio Arena)

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